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Giovanni
Francesco Colosio, secondo di cinque fratelli, nacque il
4 Gennaio 1921 a Sarezzo da Angelo Colosio e Antonia Zani.
Lavorava come operaio.
Da ragazzo rimase zoppo in seguito
ad un incidente, avvenuto mentre giocava con la slitta.
Un suo amico lo ricorda come un ragazzo bravo e generoso.
Nonostante il problema alla gamba, l’11 Gennaio 1941
fu chiamato alle armi e partì per partecipare alla
seconda guerra mondiale.
Dalla lettura dei fogli matricolari
militari risulta che, nello stesso anno, fu ricoverato
più volte nell’ospedale militare di Piacenza.
In seguito, il 23 Giugno 1942 fu mandato in licenza speciale
per 15 giorni. L’8 Settembre 1943, non avendo aderito
alla Repubblica Sociale Italiana, fu catturato dai Tedeschi;
infine venne deportato e poi internato nel campo di Khala,
in Germania.
Morì a Jena il 9 Aprile 1945, presumibilmente
a causa dell’impossibilità di ripararsi dagli
attacchi nemici poiché zoppicava (come ci ha riferito
un compagno di guerra).
A cura degli studenti della classe
4° ATC: Letizia Rizzini, Valentina Gentile, Andrea
Mino e Giorgio Rizzini. Per quanto riguarda la biografia
di Giovanni Colosio, oltre al foglio matricolare dell’Archivio
Militare di Stato, in assenza di altre fonti precise e
attendibili, è stato fatto riferimento agli unici
e pochi ricordi di un amico e di una nipote. Non è stato
trovato alcuno scritto o lettera indirizzati alla famiglia.
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Intervento dell'Assessore
alla Cultura e Pubblica Istruzione
Valentina Pedrali
Intervento
di Alberto Franchi
Presidente
Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura
Ricordo di Spartaco Belleri
Ricordo di Rodolfo Luigi Pozzi
Ricordo di Pietro Vittorio Pozzi
Ricordo di Mario Pozzi
Ricordo
di Antonio Pedergnaga
Ricordo di Giovani Colosio
Brochure
a cura del Comune di Sarezzo:
"Sarezzo ricorda le vittime dei lager"
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