Municipio VI (ora V)
Via Ascoli Piceno 18 - Roma
28 gennaio 2010
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Biografia di Antonio Atzori

Antonio Atzori nasce a Quartu Sant’Elena in Sardegna il 22 dicembre 1887.

Inizia a lavorare come ferroviere e dopo la I Guerra Mondiale si trasferisce a Roma con la giovane moglie di 18 anni, in via Caltanisetta, nel quartiere Pigneto. Nel 1922 è licenziato dalle ferrovie per la sua attività antifascista e per gli scioperi a cui prende parte. Si adatta a lavorare saltuariamente come manovale e terrazziere per sfamare la famiglia, composta dalla moglie e da quattro figli. Nel 1926 si trasferisce in via Ascoli Piceno 18 dove la famiglia rimarrà fino alla metà degli anni Cinquanta.
Antonio è un antifascista riconosciuto nel quartiere; è tenuto sotto controllo dalla polizia e regolarmente arrestato in occasione di ricorrenze celebrate dal regime (come il 28 ottobre) o di giornate particolarmente delicate, come la visita di Hitler a Roma.
E’ continuamente provocato e tormentato, come prova l’episodio del ponticello di legno della ferrovia della Circonvallazione Casilina, quando, oltre a essere derubato da una squadraccia, Antonio rischia di essere buttato sui binari.


Successivamente, è coinvolto in un litigio con un noto fascista della zona, in una trattoria di via Ascoli Piceno, a seguito di un brindisi alla morte di Mussolini: per punizione è inviato cinque mesi al confino. Solo grazie alla solidarietà del quartiere, la famiglia riesce a tirare avanti dignitosamente.
La famiglia Atzori è una famiglia di ribelli. Antonio e i due figli Bruno e Mario formano un gruppo affiliato alle brigate Garibaldi – VI zona. La VI zona comprende il territorio dell’Appio Latino e si estende tra la Prenestina e la Casilina, da Porta Maggiore alla Circonvalazione Casilina
Arrestato il 19.12.1943 da agenti di Pubblica Sicurezza del Commissariato Porta Maggiore, entra a Regina Coeli il 21.12.1943 alle ore 14.00, per disposizione dell’ Ufficio Politico della Questura.
Il 4.1.1944 “Richiesto Questura” viene deportato. Il 13.1.1944 è immatricolato a Mauthausen con il n. 41990. Muore a Ebensee, sottocampo di Mauthausen, il 23.05.1944.

a cura dell’associazione culturale SNIA e del sito
www.deportati4gennaio1944.it

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